Anche CAL MOVING intende rispondere pubblicamente al servizio trasmesso qualche settimana fa dalla giornalista Chiara Proietti D’Ambra, all’interno della trasmissione “Piazza Pulita” condotta dal noto giornalista Corrado Formigli, che avrebbe impiegato circa 52 ore, comprensive di soste notturne per riposare, nel percorrere in auto elettrica i circa 700 km che separano la Capitale dalla città di Reggio Calabria.
Il servizio giornalistico trasmesso ha mostrato, sin dall’inizio, delle carenze sia nella preparazione che nella conduzione del viaggio; sicuramente sarebbe stata necessaria una migliore organizzazione e conoscenza delle vetture a propulsione elettrica e delle modalità per la ricarica delle batterie!!!
Ai nostri occhi è sembrato quasi che il servizio intendesse appositamente ingigantire le seppur note carenze infrastrutturali del Sud Italia, peraltro note e da molto tempo denunciate pubblicamente dagli addetti ai lavori, piuttosto che semplicemente e, forse con maggiore credibilità d’informazione, mostrare come oggi sia tranquillamente possibile percorrere distanze importanti in auto elettrica anche al sud dell’Italia.
Altrimenti qual era la necessità di iniziare il lungo viaggio in auto con una carica della batteria appena al 65% della sua capacità complessiva? È come se un automobilista che utilizza una vettura a motore endotermico partisse da Roma con il serbatoio del carburante pieno a metà e pretendesse di percorrere per intero il tragitto che lo separa da Reggio Calabria!
Siamo certi che qualsiasi conducente di vetture a propulsione elettrica, e quest’estate ne abbiamo incontrati tanti che sono scesi nella nostra regione per vacanza o per lavoro, avrebbe preparato il viaggio molto meglio della nota giornalista, semplicemente pianificando le soste ed il tragitto utilizzando uno tra i due software più utilizzati dalla comunità degli utenti “elettrici” ABRP, A Better Route Planner, oppure PCC, Power Cruise Control; tali software, interagendo con la vettura e le condizioni di traffico in tempo reale, calcolano, con una certa precisione, i tempi di percorrenza anche in base alla velocità ed al carico a bordo della vettura; noi lo abbiamo provato, ed in entrambi i casi, lo stesso tragitto si percorre in 9/10 ore, soste comprese.
Chi decide di condurre un viaggio così lungo in elettrico, programma le sue soste presso postazioni di ricarica FAST o ULTRAFAST in DC, in grado di ricaricare una batteria della capacità di circa 60KWh al massimo in 1,5 ore, se c’è necessità di ricaricarla tutta, altrimenti
può pianificare le soste presso colonnine in AC, sicuramente più lente, perché decide di avere una sosta più lunga per pranzare, per spezzare il viaggio in più tappe o per riposare.
E di Colonnine fast, sul percorso specifico, se ne trovano in Campania, in Basilicata ed in Calabria, sul tragitto autostradale o molto vicino ad esso, come per esempio a Cosenza e Rende (CS), per consentire a qualsiasi utente di raggiungere Reggio Calabria senza la paura di rimanere “a secco”.
Le nostre considerazioni non vogliono certamente nascondere le carenze infrastrutturali del Sud Italia, peraltro spesso denunciate dai tanti utenti elettrici che CAL MOVING ha voluto riunire in un gruppo TELEGRAM molto seguito ed utilizzato quotidianamente per discutere proprio di tali problematiche. Ma con la sostanziale differenza che le nostre azioni tendono esclusivamente a promuovere un cambiamento reale, un miglioramento della situazione attuale, una migliore localizzazione delle infrastrutture esistenti soprattutto quelle FAST, un coinvolgimento importante delle Amministrazioni pubbliche locali e regionali, che spesso sono culturalmente e tecnicamente lontane da tali dinamiche.
Con lo stesso spirito invitiamo la giornalista Chiara Proietti D’Ambra a ripercorrere insieme questo tragitto, per individuare le eventuali criticità che incontreremo ed aiutare la comunità degli utenti elettrici al sud, ormai molto numerosa, a rendere sempre più agevoli tali spostamenti, a favore anche dei numerosi turisti che raggiungono le nostre latitudini per vacanza o per lavoro.
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